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Famiglie: mettiamoci la faccia

La mostra è una raccolta di 21 ritratti e fotografie che si propone di mostrare i volti di un campione rappresentativo di unioni che vogliono affermare il loro sentirsi “Famiglia”, a dispetto dei termini neo-codificati a livello giuridico e sociale per meglio distinguerli dalle famiglie considerate “tradizionali”.

L’artista Rosalba Castelli ha chiesto a coppie di fatto e di conviventi, unioni omosessuali con o senza figli, famiglie allargate e mono-genitoriali, di posare, di “mettere la propria faccia” all’interno di una cornice che dichiara il loro essere “famiglia” e che si contrappone alla cornice “formazione sociale specifica” (definizione attribuita alle unioni omosessuali all’art. 1 comma 1 della legge 76 sulle Unioni Civili) dentro la quale i soggetti indossano una maschera bianca, anonima e spersonalizzante.

Il lavoro si propone di mostrare la bellezza dell’unicità di questi nuclei familiari contro cui si scagliano opportunistiche e, per lo più, offensive definizioni burocratiche e di sottolineare nella differenza, derivante dalla peculiarità di ogni legame e unione familiare, l’assenza di diversità.

Il progetto è a cura di Rosalba Castelli.