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panchine arcobaleno artemixia

Rosso Indelebile 2.1 alla Cascina Roccafranca:

Laboratorio di educazione affettiva Artemixia e azioni di sensibilizzazione di Ortika OdV

Solitudine, emarginazione, paura sono l’oggetto delle segnalazioni raccolte dal mondo giovanile durante la pandemia da coronavirus. L’allerta sul sostegno psicologico delle persone più vulnerabili è alta, e per questo anche le Nazioni unite hanno lanciato un monito, con la presentazione del rapporto “COVID-19 and the Need for Action on Mental Health” (05.2020) con le linee guida sulla salute mentale e il covid-19 esortando gli Stati membri perché dessero impulso alle azioni globali per la Salute Mentale. Il crescente senso di solitudine percepito tra gli impatti psicologici della pandemia è presente anche nell’indagine Cesvot sul “2° Rapporto su opinione pubblica e volontariato” (02.2021): sono soprattutto i giovani tra i 18 ei 29 anni a dichiarare questo sentimento (90%) e anche un aumento della diffidenza (43,9%).

Il laboratorio teorico-pratico, co-condotto da una psicoterapeuta e da una psicologa specializzate nella conduzione di gruppi, si pone l’obiettivo di arginare il senso di emarginazione e incrementare la capacità di interazione affettiva con l’altra/o fornendo un supporto alla prevenzione delle dinamiche di violenza e alla destrutturazione degli stereotipi di genere.

L’educazione all’affettività ha l’obiettivo di sviluppare l’intelligenza emotiva a partire dalla consapevolezza delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti e di accrescere le abilità affettive al fine di favorire una buona relazione interpersonale.

Le principali abilità affettive sono la consapevolezza e la distinzione tra percepire, sentire e agire, il controllo degli impulsi emotivi e la coscienza delle conseguenze delle proprie azioni, la capacità di condividere i propri sentimenti e di comprendere quelli altrui.

Rientrano in questo ambito interventi denominati educazione sentimentale o educazione emotiva, i cui obiettivi vanno dalla costruzione di un alfabeto delle percezioni/emozioni/sentimenti, all’orientamento nella costruzione e nel consolidamento di relazioni amicali e intime, alla gestione di una vita di coppia costruttiva.

Perché l’educazione all’affettività possa essere una forma di prevenzione della violenza di genere è necessario che affronti la relazione tra affettività, identità di genere e stereotipi culturali.

Conducono:

Laura Sandrono, psicoterapeuta

Henni Rissone, psicologa, danzamovimentoterapeuta.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno di Circoscrizione 2 e il patrocinio di Città di Torino, Consiglio Regionale Piemonte e Regione Piemonte